[Sala da tè] L'Ombra del Vento, Opinioni e Pareri

Questo è il topic di commenti per il libro "L'Ombra del Vento", di Carlos R. Zafon.

Allora, lo sto leggendo dopo aver terminato la lettura di Mucho Mojo. Lo stile non potrebbe essere più diverso, ma è uno stacco che aiuta nel riflettere sulle divergenze dei due autori.
Dato che si tratta di una recensione "on the fly" potrei cambiare idea repentinamente durante lo svolgimento.

Riguardo l'attacco: l'Ombra del Vento non ha un inizio morbido. Subito, alla seconda pagina, siamo catapultati nelle vicende che faranno da fulcro per le avventure del protagonista. Nell'arco dei primissimi paragrafi entrano in scena molti dei personaggi principali della vicenda, e subito si entra nel merito della vicenda: non si perde tempo.

Non sto a svelare la trama, anche perché per ora non la conosco tutta. Posso anticipare che la vicenda ruota intorno al legame tra un bambino (poi, col passare del tempo, un ragazzo) ed un libro scritto da un autore misterioso. L'ambientazione è la barcellona degli anni '40, sicuramente un teatro inusuale per un best seller rivolto al grande pubblico.

Le note di stile: Zafon ha un modo di scrivere trasognato, onirico. Mancano quasi completamente le descrizioni dei luoghi, con alcune rare eccezioni. Spesso le immagini che fornisce sono squisitamente situazionali, dato che l'autore ci descrive la viottola al tramonto, androni di notte ecc... La stessa sorte è riservata ai personaggi: molti non hanno una vera e propria descrizione fisica, se non qualche parole che ne identifichi i tratti salienti. Questo contribuisce a lasciare le scena in secondo piano, e a dare molto più risalto ad altre sensazioni legate alle percezioni del protagonista (il romanzo è narrato in prima persona singolare dal ragazzino), quali i suoni, gli odori. Per una scelta comprensibile il pensiero del protagonista non indugia sulle caratteristiche del paesaggio che lo circonda, ma ne registra le particolarità. In questo modo il risultato è un'atomsfera molto indefinita, fumosa, che rende perfettamente il sapore misterioso dell'intreccio.

Note personali: per il momento il romanzo non mi sta appassionando quanto avrei sperato. Forse prediligo uno stile più giornalistico nella gestione delle vicende, ma per ora non riesco ad immedesimarmi appieno nel ragazzo protagonista (cosa non troppo positiva, in un romanzo che adotta un punto di vista personale come questo). La trama pare originale, ma si sente un po' la mancanza a mio parere di qualche storia secondaria che renda l'idea di un teatro dinamico alle spalle del protagonista. Per ora mi sembra che la vicenda sia piuttosto monodimensionale, ma quest'impressione potrebbe essere stata indotta dall'autore che vuol dare un'impronta più "fanciullesca" nel momento in cui il protagonista è proprio un ragazzino.

Per ora il voto che darei è un 6/7

premesso che sono alle primissime pagine..
ho approfittato di tre giorni di mare per iniziarlo ma .. non ce l'ho fatta. troppo noioso il modo di scrittura , non aiuta a procedere. l'ho appoggiato in mezzo alla sabbia e mi sono divorata in un giorno "Murata viva" nonostante la trama piu' scabrosa.
prometto pero' di leggerlo, ce la faro'.